Psicologia

I romanzi di Daniela Rossi, laureata in Psicologia all’Università La Sapienza di Roma, sono connotati da una profonda riflessione sull’interiorità dei personaggi e sui loro processi psichici. Ha scritto articoli di psicologia, sessuologia, ha tenuto corsi su temi vari ( tra gli altri Maternità e sessualità, Cominciare al meglio insieme al vostro bambino, I giovani la rappresentazione del lavoro e le sue valenze psicologiche, Costruire la confidenza, Evoluzione del dissenso nel bambino). Come psicologa ha tenuto, nel 2016, una rubrica settimanale radiofonica ( Radio Sanremo 103)

Nel 1999 ha pubblicato Babytime (Sagep Ed), guida turistica per piccoli viaggiatori con pagine dedicate alle relazioni amichevoli tra bambini, allo sviluppo delle loro attitudini , al corretto rapporto con il cibo, all’uso di internet senza rischi e molto altro.

E’ autrice di una guida per genitori separati scritta insieme all’avvocato Alberto Pezzini. Mamma e papà non litigate (Historica ed.2015 ), presentato al Circolo dei Lettori di Torino,  la cui prefazione annuncia “Questo è un libro sull’amore di cui tutti i bambini hanno bisogno. Un sentimento empatico, attento, che infonda serenità, sicurezza e li aiuti a strutturare il loro sé. Oggi molti di loro si trovano al centro di rapporti familiari tesi, complicati, che si deteriorano e inaridiscono fino a spezzarsi. Questi figli, tanto desiderati e amati, vengono coinvolti in un processo inverso a quello che li ha messi al mondo, un percorso emotivo disgregante. E’ necessario non sottrarsi al proprio compito di genitori accompagnandoli a sviluppare una buona relazione con la realtà”

 Donatella Actis e Barbara Beccaria. Presentazione al Circolo dei Lettori di Torino

 

Daniela Rossi si è occupata a lungo di sordità infantile accompagnando piccoli con difficoltà di udito ad esprimere e dimostrare le loro capacità, sostenendo i loro genitori lungo il percorso emotivamente complesso che inizia con la comunicazione della diagnosi. Come psicologa ha messo a punto un approccio basato sull’accurata valutazione del contesto familiare, delle sue peculiarità e risorse, allo scopo di restituire quanto prima alla relazione dei genitori con il figlio o la figlia equilibrio, naturalezza, fiducia, empatia e la forza di salvaguardare, oltre all’apprendimento della parola, il diritto di ogni bambino a un’infanzia serena.

    Conferenza sul tema dell’ipoacusia infantile.  Firenze 2015

 

Chiunque pensi di irrompere con la propria esperienza, con il proprio sapere antropologico, neuropsichiatrico, psicologico, linguistico, sociologico, con una personale hit parade di ricerche, statistiche, letture che deporrebbero a favore di questa o quella posizione, è destinato a mancare il bersaglio umano dell’individuo in relazione con la propria sordità e il proprio ambiente, secondo peculiarità, difficoltà e opportunità non replicabili “ ( da un intervento di Daniela Rossi pubblicato nel dicembre 2014 sulla rivista Psicologia clinica dello sviluppo)

Ci troviamo in presenza di un’opera come quelle che, in anni ormai lontani, caratterizzarono una straordinaria stagione durante le quale operatori e pazienti contribuirono a modificare l’atteggiamento, lo stato di coscienza delle persone nei confronti delle malattie e delle forme tradizionali con cui venivano diagnosticate e curate nei secoli scorsi” ( Silvio Ferrari su Repubblica a proposito dell’approccio alla terapia della sordità infantile descritto da Daniela Rossi nel suo libro Il mondo delle cose senza nome )